giovedì 31 marzo 2016

GALLERIA FRETTE - SOVICO


La scorsa settimana siamo andati a visitare la galleria Frette dove la pro loco di Sovico ha esposto cinque pannelli che raccontano la vita dei personaggi più illustri di Sovico.



















 















ELISA SALA
Nata a Monza nel 1925 e morta a Sovico il 17 febbraio 1945.

Era una partigiana che fu arrestata nel 1944 ma riuscì a fuggire. L'anno seguente, mentre faceva visita alla madre fu arrestata e torturata, per poi essere uccisa.

Accanto al monumento dei caduti del cimitero di Sovico c'è la sua tomba.







GIOVANNI da SOVICO

Nel 1447 il Governo di Milano passò all'aurea repubblica ambrosiana e per governarla furono scelti ventiquattro capitani che nominarono il podestà. Tra questi ci fu Giovanni da Sovico a cui è dedicata la via principale del paese.









MONSIGNOR GIOVANNI TERRUZZI

Nacque a Sovico da una famiglia di artigiani. Studiò al ginnasio Zucchi e poi al seminario Villoresi.

Diventò prete il 20 dicembre 1902. Inventò l'audiofono- stroboscopio per aiutare i sordi e i muti.

Fu premiato con la medaglia d'oro alle Esposizione Vinciana per le Invenzioni Italiane








ARTURO RIVA

Nacque a Seregno nel 1897 e morì a Sovico 1986.

Fu farmacista, geologo, amministratore. Diventò sindaco di Sovico nel 1945, ( il primo sindaco dopo la seconda guerra mondiale). Fece in modo di portare il metano a Sovico(uno dei primi metanodotti in Italia).

Realizzò l'acquedotto che c'è ancora oggi, costruì anche le scuole elementari ( attuali medie).

Veniva chiamato “il geologo della Brianza.”







BERNARDO da SOVICO

Era un mercante e la sua lapide si trova nella chiesa in piazza San Babila a Milano.

È morto il 15 aprile 1994.





Martina R., Veronica S., Adrìana F., Greta C.


giovedì 3 marzo 2016

IL BATTISTERO DI SOVICO










La Cappella Battesimale è stata realizzata nel 1946, grazie alla generosità dei reduci sovicesi della Seconda Guerra Mondiale, riconoscenti a Dio per il rientro a casa; essi hanno anche collaborato alla realizzazione sia della chiesa sia del Battistero.


LA “CACCIATA DI ADAMO ED EVA”

Sulla parete di sinistra del battistero, un medaglione di gesso raffigura la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre.
Parte fondamentale del disegno è il serpente, che è rappresentato con volto umano ed è avvolto all'albero; ciò sta a rappresentare la differenza della condizione umana dopo il peccato originale. Le figure dei progenitori del genere umano sono raffigurate con un'espressione di dolore. Adamo, infatti, si copre il volto con le mani per il senso di colpa ed Eva, anche lei, con un'espressione amareggiata, copre le sue nudità.

LA “PREDICAZIONE DI GIOVANNI BATTISTA”

Di fronte al medaglione raffigurante la “Cacciata di Adamo ed Eva” se ne può notare un altro con la “Predicazione di Giovanni Battista”. Giovanni, rappresentato al centro della scena, vuole predicare la parola di Dio. Il messaggio è rivolto a una donna con un bambino, a degli uomini adulti e a un ragazzo.

I BASSORILIEVI DI MARIA

Sulla volta risplendono due bassorilievi dedicati alla Vergine: in quello di sinistra si trova ''Maria, la madre'', sdraiata su una nuvola, con uno sguardo commovente e un atteggiamento materno; la Vergine allatta il Bambino abbracciando anche S. Giovannino, simbolo dell'umanità. Sulla destra, invece, ce n'è un altro, ''Maria, la Corredentrice'' , anche lei su una nuvola, vestita con una veste che rappresenta la sofferenza di Cristo: sul braccio sinistro ha una croce, mentre nella mano destra sorregge il calice dell'Eucaristia e il calice della “Nuova alleanza”.


Il team di Bellezza Km0 ringrazia don Eugenio e il signor Mauro Galimberti per la disponibilità e la gentilezza con cui ci hanno accolto.