La torre campanaria di Albiate è la testimonianza
di una struttura originaria della chiesa parrocchiale intitolata a
San Giovanni Evangelista, che risale al 1280.
Non era considerata di pregio artistico: era una
chiesa semplice, a due navate, con pavimenti ed infissi alla buona,
coperte da un tetto di tegole. In più versava in condizioni di
fatiscenza e incuria, tanto che la comunità di Albiate fu
rimproverata dal cardinale Carlo Borromeo, al termine di una
visita pastorale del 1578.
Dopo aver ricevuto ordine di riparare la chiesa,
la comunità albiatese fece costruire un'ulteriore navata a
completamento delle due già esistenti.
Purtroppo in seguito, la chiesa fu lasciata di
nuovo soccombere al degrado, tanto che due secoli dopo la Curia ne
propose l'abbattimento ed il trasferimento delle funzioni di
parrocchia al Santuario
di San Fermo, sempre ad Albiate.
A fronte di questa misura drastica, gli albiatesi, motivati dal
parroco Dionigi Motta, progettarono i lavori di
ristrutturazione, che ebbero luogo tra il 1780 e il 1783.
IL CAMPANILE
Costruito interamente in pietra, svetta possente
dall'alto dei suoi 35 metri, mentre la base quadrata ne misura
lateralmente 4. Le prime costruzioni del campanile risalgono alla
prima metà del XI secolo.
Da principio, sulla torre campanaria c'era
un’edicola votiva, demolita nel 1858. Fu temporaneamente
sostituita da una copertura a tegole. Nel 1906 venne
realizzato l’attuale coronamento merlato, celebrato con un
banchetto offerto da Bernardo Caprotti, l'allora sindaco di
Albiate. Al banchetto furono invitate tutte le persone (oramai
anziane) che, quasi cinquant'anni prima, avevano assistito alla
demolizione dell'edicola votiva.
Nel castello campanario sono alloggiate cinque
campane. Le prime tre, più piccole, risalgono al 1832 e sono
intitolate ai santi Fermo e Rustico. Una quarta campana venne
posta nel 1881 ed è dedicata alla Regina del Rosario,
mentre la campana maggiore, intitolata a San Giovanni Evangelista,
fu installata nel 1882.
Il 23 luglio 1942 le due campane più
grandi furono requisite dal governo fascista, per esigenze belliche.
Fortunatamente tre mesi dopo furono miracolosamente recuperate ancora
integre e ricollocate al loro posto nel gennaio dell'anno successivo.
L'impianto campanario venne elettrificato nel 1978.
Nel 1980 è stato inaugurato l'attuale
orologio elettrico, che ha sostituito il precedente azionato da
grossi pesi di pietra. La nuova illuminazione della torre e del
castello campanario, invece, è del 2003.
Davide D., Luca R.
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